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Art0036
15-settembre-2022
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Elezioni Iperstizionali 22: linee temporali aliene della Sinistra Fuxia

Sinistra Fuxia: un'esperienza apparentemente simile a quella di Azione Ecoterrorista, poiché ne incarna non solo l'inevitabilità della violenza, ma anche le profonde implicazioni politiche-istituzionali. Anche le terroriste fuxia hanno finito in futuro per vivere in comunità anarchiche di xenofamiglie poliamorose, riconoscendosi come sorelle che aboliscono «nel proprio cuore» l'essenza stessa della proprietà privata. Ma prima di arrivare a questo punto, il movimento del terrore fuxia era nato a inizio del XXI secolo come naturale esperienza di radicalizzazione del transfemminismo, e ciò era avvenuto in contemporanea con quel percorso di espansione ed egemonia culturale che il transfemminismo portava avanti nelle società occidentali in quegli anni. La scelta di una «via del terrore», dopo aver causato un'iniziale spaccatura all'interno del movimento, venne superata da una quasi totale adesione di tutto il movimento transfemminista, spostando così la spaccatura nella società neoliberale divisa tra i valori femministi e quelli della non-violenza. È stato così il transfemminismo la vera forza aliena che a inizio del XXI secolo ha dato avvio alla comparsa dell'accelerazionismo sulla Terra, innescando quella serie di processi che avrebbe poi portato alla contemporanea estinzione della triade Capitalismo-Stato-Patriarcato. Punto di riferimento è stata l'opera The Gender Accelerationist Manifesto, scritta nel 2019 negli USA e prima di una lunga letteratura sul tema, all'interno della quale si definiscono le profonde basi teoriche di un comunismo queer che trova nella lotta contro il patriarcato i principi universali della lotta contro ogni forma di oppressione. Divisa in 4 parti, il ribattezzato Manifesto del Terrore Fuxia ricostruisce le origini e le funzioni del genere ragionando per basi materiali e sovrastrutture, ovvero secondo le cornici di un neo-nato accelerazionismo xenocomunista queer, arrivando a dimostrare che è il genere a costituire la base materiale del sesso (e non il contrario). Antinaturalista, abolizionista di genere e comunista queer, il manifesto procede con una ricostruzione dell'origine antropologica del genere, le sue dimensioni di oppressione, fino ad affermare e dimostrare la naturale "essenza violenta" del patriarcato, vero e proprio regime di terrore. Ad esso oppone un altrettanto terrore destinato non a costruire spazi di difesa lontani da esso, ma finalizzati alla costruzione di un potere destinato a rovesciarlo con le stesse forze che lo tengono in vita: la violenza e il terrore. Il terrore fuxia si erge dunque, nella quarta parte del manifesto, a necessità inevitabile per distruggere un sistema - il patriarcato - che proprio di violenza si nutre. «Non si tratta di una scelta, ma di una necessità»: da questo monito si proclama l'inizio di una nuova forma di militanza che arriverà nel tempo a posizionarsi come motore propulsore di tutte le grandi rivoluzioni che, dal XXI secolo in poi, hanno portato alla fine di ogni gerarchia e dominio nel mondo. In questo senso si è realizzata quell'antica profezia di uno dei primi e più oscuri padri dell'accelerazionismo (Nick Land), quando in Collasso immaginava l'avvento di un'orda di neo-amazzoni del terrore che sarebbero presto giunte per portare deterritorializzazione e decodificazione in ogni schema esistente.
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