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Art0039
04-ottobre-2022
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Elezioni Iperstizionali 22: il leviatano xenocomunista

Partito Xenocomunista: da classico partito accelerazionista postlavorista, vuole istituire il comunismo di lusso pienamente automatizzato. Il suo pensiero è statalista, neo-leninista, in pratica una esatta applicazione di Inventare il futuro di Williams e Srnicek e del loro Manifesto Accelerazionista. 3 militantз di questo partito sono molto eterogeneз, comprendendo soprattutto intellighenzie della media borghesia (in particolare bianca e maschile, sigh) fedeli alla causa rivoluzionaria e avendo a disposizione finanziamenti di grossa portata ma di non nota provenienza. Hanno una struttura internazionale, tentacolare, con legami e contatti con gruppi di ogni categoria, spiccano in particolare quelli con gruppi terroristi all'estero. La struttura organizzativa di questo partito è di grande complessità. Ufficialmente si presentano come partito regolare-istituzionale, con un linguaggio populista che parla alle grandi masse, ma nel profondo portano in sé un'anima anti-sistema che ambisce a conquistare la maggioranza per rovesciare la democrazia liberale ed istituire il confederalismo democratico ma dall'alto. Hanno costruito il loro progetto nel corso di decenni, seguendo una strategia gramsciana di infiltrazione nella macchina statale ed acquisendo nel tempo competenze tecniche di alto livello. Altз dirigenti pubblicз e privatз, opinionistз, intellettuali, e figure dello spettacolo hanno finito nel tempo per ritrovarsi nel senso comune costruito minuziosamente dai primi militanti del partito xenocomunista dei postlavoratori. Il partito tuttavia è democratico solo a obiettivo: al suo interno si concentrano gerarchie diverse, oltre a sette segrete, che coabitano in un'ecologia organizzativa che tiene in piedi una macchina partitica molto eterogenea al suo interno. Fondamentale è il collegamento con le lotte deз lavoratorз, rielaborate alla luce di un rinascimento marcusiano del desiderio che ha chiamato nel tempo le masse a radicalizzarsi fino alla pretesa di una totale abolizione del lavoro. La chiave libidinale della reinvenzione del comunismo in senso accelerazionista è la rivendicazione di un lusso fondato sulla piena gratuità di tutto: mezzi di trasporto gratuiti, abolizione delle bollette, redistribuzione delle case per permettere l'abolizione dell'affitto, abolizione del copyright, reddito di base universale, abolizione della retta universitaria, farmaci gratuiti, food basic income, etc. in linea con il capitolo "L'economia delle cose gratis" di Postacapitalism di Paul Mason. Infine, da classicз statalistз hanno istituito un'impalcatura di programmazioni pubbliche per poter automatizzare l'intera economia, con livelli di direzione centrale che farebbero paura persino alla Cina del nostro universo realista capitalista. Tra i loro problemi vi è quello di essere deз fortз antropocentristз, cosa che li pone nella posizione di essere deз reazionarз estrattivз specistз quando si parla di colonialismo spaziale.
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